L’architettura

La costruzione

L’edificio, progettato dall’architetto Alberto Rizzi e supervisionato dall’ingegnere Orio Delpiano, si sviluppa su una superficie di circa 1500 metri quadri, con i suoi tre livelli fuori terra, il terrazzo belvedere di copertura, e le vaste dimensioni del piano interrato che occupa pressoché tutta l’area del lotto.

Ispirato da motivi che richiamano il mondo naturale, Palazzo Boglietti tenta di generare uno spazio dinamico attraverso la negazione assoluta del volume unitario.

L’imponente massa rocciosa che costituisce l’involucro della costruzione è di pietra Verde delle Alpi, e proviene dalle cave di Gressoney. Da essa si snodano tre prorompenti calotte sferiche sovrastate da gusci in rame, che si proiettano verso l’alto e generano terrazze e superfici accessibili ai visitatori.  Il Palazzo è il risultato della virtuosa ricerca di una complicazione spaziale e, attraverso un generoso omaggio dichiaratamente wrightiano, evoca caratteristiche tipiche dell’espressionismo.

Di notevole interesse è il vano scala a piramide triangolare rovescia disassato e orientato in maniera diversa rispetto agli assi ordinatori del sistema.
Assolutamente particolare è poi lo spazio interno al piano terreno: un vero e proprio espace indicible, in continuo movimento, e nel quale le invenzioni e il dinamismo espositivo non smettono di sorprendere il visitatore.